Barefoot Horse Cavallo Scalzo
gestione naturale del cavallo - LE PIU' COMUNI PATOLOGIE EQUINE
 

Home
=> -Origine e diffusione della ferratura
=> svantaggi della ferratura
=> -Effetti della sferratura e periodo di transizione
=> -Variazioni nella gestione e nell'alimentazione
=> -Cenni di anatomia dello zoccolo del cavallo
=> -Laminite e navicolite
=> Domande e risposte
=> ricette utili per cavalli
=> LE PIU' COMUNI PATOLOGIE EQUINE
=> criteri da tenere presenti
=> fattrice e allattamento puledro
=> Glossario Equestre
=> Pagine nascoste
=> links utili
=> Toplist
=> Multimedia
=> Download
=> Contatti
Carta geografica


webmaster Amaro Francesco ©2009 all right reserved Copyright

LE PIU' COMUNI PATOLOGIE EQUINE

Le cifre di base della salute del cavallo da ricordare sempre sono:
La TEMPERATURA anale. Nella norma è di 38°C, al di sopra dei 39°C compresi, si tratta generalmente di una infezione a cui dare attenzione.
Il RITMO RESPIRATORIO. Nel cavallo a riposo il ritmo normale di respirazione varia tra le 12 e le 15 respirazioni al minuto. Il ritmo si può misurare osservando le narici o  i fianchi. S e la respirazione è rapida e poco profonda significa che c'è bisogno di cure mediche.
Il RITMO CARDIACO. Nel cavallo a riposo il ritmo normale è di 35-40 battiti al minuto. Il ritmo aumenta quando il cavallo si eccita o lavora. S e nel cavallo a riposo il ritmo supera i 50 battiti al minuto significa che il cavallo è in affanno e non va trascurato.
 
E' importante saper riconoscere i più comuni sintomi in modo da saper agire nel modo giusto, saper comunicare al veterinario lo stato del nostro amico e non meno importante, per una nostra conoscenza personale.
 
COLICA: E' una patologia molto preoccupante. S i tratta di un disturbo all'apparato digerente (talvolta anche a quello urogenitale), con dolore molto intenso. Può essere dovuta a fattori come errori di alimentazione, presenza di spore nel fieno, sverminazione insufficente, colpi di freddo e stress. Le coliche vengono suddivise in COLICHE BENIGNE e COLICHE MALIGNE.
In quelle maligne si può avere un cambiamento di posizione di un tratto di intestino per torsione (lungo l'asse dell'intestino), la formazione di un volvolo, l'invaginazione (un tratto di intestino viene risucchiato da quello seguente) o formazione di un'ernia (l'intestino entra in una cavità dell'organismo). Lunica risoluzione è l'intervento chirurgico. In caso di colica maligna c'è una diminuzione della temperatura interna, un aumento dei battiti cardiaci e le mucose si presentano di un color rosso mattone.
Quelle benigne non sono da sottovalutare e l'intervento deve essere tempestivo poiche la parte di intestino contratto potrebbe modificarsi dando vita ad una colica maligna. La colica benigna è di solito un crampo intestinale, dopo la visita è indicata la somministrazione di un antispastico che rilassi la muscolatura involontaria ed un antidolorifico, poichè il cavallo se si spaventa molto cade in uno stato in cui non controlla più il suo comportamento e potrebbe complicare la situazione.
E' quindi importante fare evitare che la bestia faccia spostamenti bruschi, si calci la pancia, si butti per terra e cose di questo genere. Megli cercare di farlo camminare con calma, incitandolo evitendo tutti gli stress possibili. Ovviamente il cavallo starà digiuno fino  a quando il problema non verrà risolto.
Il comportamento tipico del cavallo in colica è inappetenza, sudore su fianchi e collo soprattutto, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, contrazione dei muscoli addominali inoltre il cavallo raspa, si guarda i fianchi, si calcia la pancia col posteriore e tende a coricarsi. Il nostro pronto soccorso consiste nel chiamare tempestivamente il veterinario, mettere a digiuno il cavallo e se fa freddo comprirlo con una coperta adeguata.
 
MIOGLOBINURIA PAROSSISTICA o più comunemente MAL DEL LUNEDI: La muscolatura del cavallo è rigida a causa dell'eccessiva presenza di acido lattico, tossine e zuccheri nell'alimentazione. Spesso si presenta dopo che il cavallo ha trascorso lunghi periodi di riposo. Il cavallo ha forti dolori muscolari, suda, è rigido, si rifiuta di camminare, può avere una urina rosso bruna dovuta alla fuoriuscita delle cellule muscolari lesionate. Il cavallo va tenunto A RIPOSO con la somministrazione di miorilassanti come Buscopan o Novalgina. Per sicurezza consultare il veterinario di fiducia.
 
TARLO: E' una micosi che colpisce la parte cornea dello zoccolo e ne causa lo sfarinamento. Il tarlo si nota in modo evidente durante la ferratura e se viene trascurato può salire verso la corona, causando dolore e quindi zoppia. Essendo un fungo che vive in assenza di ossingeno il maniscalco praticherà, in corrispondenza della zona infetta, dei fori nella muraglia in cui sarà possibile mettere il medicamento (verrà trattata giornalmente con un antimicotico come la fucsina fenica o ancora meglio con soluzioni di acido picrico in alcool). Per ridurre il rischio dell'insorgere di questo problema è opportuna una corretta pulizia del box. Come ulteriore PREVENZIONE PER TUTTI I CAVALLI è molto utile immergere mensilmente i piedi del cavallo in acqua e amuchina per una durata di 2-5 min. Questa è una buona abitudine che protegge lo zoccolo e previene moltiplici patologie del piede.
 
NAVICOLITE:Infiammazione del navicolare, un piccolo osso situato dietro la terza falange. Generalmente colpisce gli anteriori ed è FREQUENTE NEI CAVALLI DA SALTO OSTACOLI a causa delle sollecitazioni a cui è sottoposto. Questa patologia può essere ereditaria ed è causa di gravi zoppie, spesso inguaribili. L'animale può trovare giovamento con una ferratura ortopedica correttiva e l'infiltrazione intrarticolare di cortisonico. Esiste anche una delicata operazione chirurgica in cui vengono tagliate le terminazioni nervose della zona interessata in modo che l'animale non senta più dolore ma si possono andare incontro a MOLTE complicanze. Il cavallo affetto da navicolite non può fare un lavoro eccessivo ma è importante che si muova quotidianamente: un lavoro costante e la vita al prato generalmento limitano molto il progradire della patologia.
Se avete un cavallo con la navicolite e GLI VOLETE BENE : fatelo lavorare in modo leggero (alla corda o montato), fate attenzione ai terreni su cui trottate e galoppate evitando quelli troppo duri o troppo molli, ferratelo regolarmento con ferri correttivi e chiedere l'intervento del veterinario se il problema si acutizza.
 

ALLERGIE RESPIRATORIE: Dovute a polveri, pollini, spore di funghi che nel soggetto ipersensibile provocano una forte risposta immunitaria, con il rilascio di anticorpi nei muscoli che regolano le vie respiratorie, diminuendo così la portata di aria e dando ormone alla tosse. Le forme acute, se sottovalutate possono trasformarsi i croniche (bronchite cronica) fino alla comparsa di enfisema polmonare cronico (bolsaggine), con rottura irreversibile di parte degli alveoli polmonari. L’ipersensibilità può essere curata con cortisonici e antistaminici. Per ridurre al minimo i rischi è necessaria una perfetta igiene della scuderia che DEVE ESSERE BEN AREATA e PERIODICAMENTE DISINFETTATA. Il FIENO non deve essere di scarsa qualità (polverosi e ammuffiti), in caso di necessità utilizzare fieno pellettato o depolverizzato oppure, metodo più rustico, inumidirlo uniformemente con l’acqua prima di somministrarlo all’animale. Non lasciare il cavallo dove c’è molta polvere o nelle ore calde della giornata.

 

LACERAZIONI: prima di trattare una ferita, lavarsi molto bene le mani o ancora maglio, indossare guanti in lattice. La lacerazione va pulita con acqua corrente ed eventualmente sapone di Marsiglia. Se sono presenti corpi estranei o sporcizia disinfettare con acqua ossigenata  e garze pulite. Se la ferita necessita di sutura chiamare immediatamente il veterinario. Se la ferita appare pulita disinfettare con un comune Betadine può andare benissimo. Non utilizzate alcool perché disinfetta poco, sfavorisce la cicatrizzazione e indurisce i tessuti.

Specie in estate è utile porre sulla ferita una pomata antibiotica, se è estesa e profonda sarà opportuna una copertura antibiotica di almeno 7 giorni.

OTTIMO CICATRIZZANTE è la CONNETIVINA.

Se dalla lesione ESCE SANGUE A FIOTTI abbiamo di fronte una emorragia arteriosa molto grave. Chiamiamo immediatamente il veterinario, se si riesce poniamo un laccio emostatico a monte della ferita per non più di 40min., sennò comprimere il punto di fuoriuscita del sangue con delle bende e mantenere la compressione senza bloccare la circolazione. Se le bende sono imbevute di sangue aggiungerne di pulite senza togliere le sporche perché potremmo rompere i coaguli che si erano formati.

 

PIAGHE ESTIVE: sono piaghe rotondeggianti, tipiche della stagione calda che si formano solitamente su arti e tendono a ritornare ogni anno nei cavalli soggetti. Si possono formare da una ferita non guarita o mal curata. La non guarigione è dovuta alle mosche. Queste depositano le loro larve nella ferita, queste ultime rimangono inattive nell’organismo dell’animale durante il periodo invernale, in estate cercano una via d’uscita attraverso ferite, cicatrici e dando vita alla piaga. Questo ciclo può essere interrotto con la somministrazione di un vermifugo da parte del veterinario.

Le piaghe vanno tenute fasciate e il meno esposte all’aria per evitare il contatto con gli insetti.

SUGGERIMENTI PER LA MEDICAZIONE: eliminare i tessuti morti e le larve con l’acqua ossigenata, porre del cotone intriso di acqua e amuchina, fasciare.

Quando la piaga non di allarga più e assume un aspetto migliore disinfettare con amuchina altro disinfettante. Se la piaga NON E’ APERTA si può usare il mercato cromo, in caso contrario MAI perché potremmo intossicare il cavallo.

 

RAGADI: Spaccature sul pastorale che spesso si infettano, causate da scarsa pulizia. Pulire e disinfettare. Mantenere morbidi i tessuti usando unguenti come la vaselina. Metodo più grezzo ma ottimo per ammorbidire i tessuti e tenere lontano gli insetti è l’utilizzo del grasso di sugna (scrofa).

 

FIACCATURE: lesioni della pelle, con o senza ferita, causate da sfregamento o compressione. Per prevenirle è importante utilizzare bardature adatte alla struttura del nostro cavallo. Pulire molto attentamente il mantello del cavallo, soprattutto nei punti più sensibili e soggetti e pressioni e controllare periodicamente che finimenti, bardature, copertine siano ben pulite, dello spessore adeguato, senza “ avvallamenti ”.

Per ridurre il gonfiore fare degli impacchi o lavaggi alternando acqua calda a fredda per riattivare la circolazione e favorire il drenaggio. S e c’è ferita, tenerla pulita e applicare del cicatrizzante.

 

TRAUMI: il trauma non presenta ferite. Fare immediatamente una doccia fredda sulla parte interessata per evitare il gonfiore eccessivo. Meglio ancora fare impacchi di ghiaccio o argilla (che funge da astringente quando è presente il gonfiore).

Quando l’ematoma non cresce più mettere pomate specifiche (lasonil o reparil gel). Per favorire l’assorbimento si possono sempre fare docce calde e fredde alternate.

 

TARE DURE: Crescita di un sovraosso in seguito ad un trauma. Si può arrestare con crioterapia.

TARE MOLLI: creano mollette come zoppie e mollette. Non si possono rimuovere e si interviene periodicamente con antinfiammatori.

 

MALATTIE INFETTIVE:

 

TETANO: microrganismo anaerobo che può essere presente nelle feci degli equidi. Penetra nell’organismo tramite una ferita e produce una tossina che agisce sul sistema nervoso provocando paralisi muscolare.

ATTEGGIAMENTO TIPICO: contrazione, coda e testa sollevate, orecchie ritte e bocca serrata.

La luce e i rumori provocano delle contrazioni, è quindi bene mantenere il cavallo in un luogo tranquillo e buio. MOLTO SPESSO HA ESITO MORTALE ed è imporante l’intervento precoce. È bene vaccinare il cavallo nel periodo di settembre-ottobre con il vaccino antinfluenzale-antitetanica. Se si tratta del primo va effettuato un richiamo dopo un mese, dopodichè va rinnovato una volta l’anno.

 

PIROPLASMOSI: trasmessa dalle zecche. Distrugge i globuli rossi provocando abbattimento, inappetenza e febbri cicliche nell’animale. Le mucose assumono un colere giallo-aranciato. La diagnosi deve essere tempestiva.

 

COSA AVERE SEMPRE NEL VOSTRO ARMADIETTO VETERINARIO DI PRIMO SOCCORSO:

Disinfettanti: Amuchina, acqua ossigenata, Betadine, Blu metilene, alcool

Cicatrizzante: ne esistono molti validi. Personalmente la connettivina è ottima

Pomate per le contusioni: a base di eparina o escina come il Lasonil o Reparil gel, quando l’ematoma non cresce più.

Antinfiammatori e antidolorifici: Aulin o Bute o loro generici per dolori reumatici o traumi.

Miorilassanti: Buscopan o Novalgina (aiuta anche per il parto), per coliche o acidosi.

Antibiotici: penicilline, tetracicline o sulfamidici per prevenire e curare infezioni.

Gel a base d’arnica: per contusioni e traumi.


Oggi ci sono stati già 38935 visitatori (56966 hits) qui!
 
Barefoot Horse Cavallo Scalzo Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente