Barefoot Horse Cavallo Scalzo
gestione naturale del cavallo - criteri da tenere presenti
 

Home
=> -Origine e diffusione della ferratura
=> svantaggi della ferratura
=> -Effetti della sferratura e periodo di transizione
=> -Variazioni nella gestione e nell'alimentazione
=> -Cenni di anatomia dello zoccolo del cavallo
=> -Laminite e navicolite
=> Domande e risposte
=> ricette utili per cavalli
=> LE PIU' COMUNI PATOLOGIE EQUINE
=> criteri da tenere presenti
=> fattrice e allattamento puledro
=> Glossario Equestre
=> Pagine nascoste
=> links utili
=> Toplist
=> Multimedia
=> Download
=> Contatti
Carta geografica


webmaster Amaro Francesco ©2009 all right reserved Copyright
addestramento cavalli Un'infarinatura generale per sapene un poco di più.
Prima i criteri da tenere sempre presenti:
1)Il cavallo è un'animale molto delicato ha uno stomaco piccolo e non è in grado di vomitare,quindi quello che entra non più uscire.
2)E' molto sensibile ai cambiamenti d'alimentazione che vanno fatti con molta calma,non meno di 15 gg.
3)Per prevenire le coliche i pasti devono essere regolari(sempre alla stessa ora) e sempre la stessa razione.
4)Meglio somministrare prima il fieno e solo quando il cavallo l'ha finito il mangime
5)Più i pasti sono piccoli e frequenti e meglio è per la salute del nostro amico.


PROBLEMI DERIVATI DAI VARI ECCESSI ALIMENTARI.
ECCESSO PROTEICO
Dovuto a cereali non adeguatamente miscelati,eccesso di SADcv in relazione hai fabbisogni del cavallo.Eccessi di foraggi leguminose.
Si manifesta con dismicrobismi a livello digestivo e fenomeni putrefattivi nel grosso intestino,per l’eccessiva formazione di cataboliti azotati.Questi cataboliti sovraccaricano il sistema epato-surrenale che normalmente depurano l’organismo e inibiscono il ciclo di Krebs.Aumento dell’ammoniemia ,della sudorazione,e della diuresi con conseguente aumento dei fabbisogni idrici.
Inoltre può portare coliche,arrembatura e mioglobinuria.

FIBRE
Deficit dovuto alla mancanza di alimenti grossolani,ricchi di fibre con conseguenti coliche,diarrea e costipazione.Mentre un eccesso di fibre dovuti ad un consumo eccessivo di paglia o di foraggi di scarsa qualità provoca coliche,arrembatura e calo delle performance.

ERRATO RAPPORTO CALCIO-FOSFORO
Questo errore alimentare è dovuto ad un’integrazione vitaminica errata o all’utilizzo di razioni molto ricche di cereali,l’abuso di pastoni a base di crusca ,l’utilizzo di foraggi di mediocre qualità senza leguminose e l’abuso di alimenti particolarmente privi di fosforo come le polpe di barbabietola.
Può provocare soprattutto nei puledri:l’osteofibrosi(ispessimento e deformazione delle ossa),il rachitismo(anomalie nello sviluppo e deformazione dello scheletro),osteomalacia(insufficiente mineralizzazione delle ossa).

DEFICIT DI SELENIO E VITAMNIA E
Questo deficit è provocato dall’utilizzo di fieni particolarmente poveri di selenio dovute a carenza nel terreno.Da qui l’importanza delle analisi dei foraggi.
Provoca la malattia del muscolo bianco nel puledro caratterizzata da una degenerazione di colore bianco a carico del muscolo cardiaco e dei muscoli scheletrici.Favorisce la mioglobinuria nel cavallo adulto.

AVITAMINOSI A
Causata dalla classica alimentazione fieno +avena senza integrazione vitaminica.
Provoca ritando nella crescita ,anomalie dello sviluppo,turbe dell’apparato riproduttore.

CARENZA DI CLORURO DI SODIO
provpca altereazioni dell'apeptito,ispidota del crine e precoci segni di fatica da sforzo.

Inoltre ci sono comportamenti come la coprofafia e la masticazione del legno che sembra abbiano anche una correalzione con la dieta.
Ad esempio la coprofagia oltre che dalla noia è provocata da un regime alimentare troppo ricco di concentrati e dall'errata distribuzione dei pasti nell'arco della giornata(pochi pasti con l'utilizzo di alimenti molto ricchi in piccole quantità).Anche alimenti resi troppo "dolci"portano a questa conseguenza (deviazione del gusto).
La masticazione del legno se legata ad alimenti molto concentrati può essere ovviata con la somministrazione di paglia.

LA DIGESTIONE
Il cavallo è un erbivoro quindi le sue caratteristiche principali sono:uno stomaco poco voluminoso e un intestino ben sviluppato,composto da due parti tenue e grosso.Il cavallo infatti essendo un animale la preda era abituato a mangiare poco e spesso e non poteva mai essere appesantito da un pasto eccessivo(come invece possono fare i carnivori)pena una difficile fuga dai predatori.Il suo cibo infatti non era difficile da reperire essendo l’erba e non aveva bisogno di ingerirne grosse quantità per il pericolo di non trovarne.
Passiamo alla digestione vera e propria.Per prima cosa l’alimento passa per la bocca dove viene frantumato e insalivato(e qui se Diamantina vuole illustrarci meglio),quindi passa nello stomaco che ha la capacità di circa 15-18 litri.Lo stomaco non si riempie mai oltre i suoi due terzi e si svuota via via in rapporto al consumo degli alimenti.Alla fine del pasto si chiude ermeticamente impedendo eventuali rigurgiti.Questa cosa ci fa capire il perché i pasti debbano essere distribuiti in molte volte nell’arco della giornata e in quantità ridotte.
Nello stomaco la cellulosa(fieno) subisce un inizio di digestione e nel caso ci siano molte parti finemente frantumate può causare meteorismo.Ecco perché i cavalli prediligono fieni grossolani e non gli ultimi tagli molto proteici e fini.Anche le sostanze azotate subiscono una piccola trasformazione che ne faciliterà poi la digestione nell’intestino tenue.
Nell’intestino tenue avviene la digestione della maggior parte degli alimenti ,dura qualche ora,ed è a carico degli enzimi prodotti dal pancreas o secreti dalla prete intestinale.Qui avviene la digeritine dei concentrati(cereali) ed è tanto migliore quanto più è stata prolungata la loro permanenza nello stomaco.Ecco spiegato perché è prassi corretta dare prima il fieno e dopo due ore il mangime .Qui viene fornita circa il 60% dell’energia necessaria al cavallo e vengono digerite circa l’80% delle sostanze azotate.Tutti i macroelementi e oligoelementi vengono assimilati qui lungo tutto il tratto intestinale tranne il fosforo che viene assorbito nel grosso intestino.
La digestione del grosso intestino è lunga almeno 24h.Esso è anche la parte più voluminosa dell’intestino ed è sempre pieno.Qui vendono digerite le foraggere ad opera di una popolazione microbica molto attiva.Le pareti cellulari della cellulosa,maggior composizione del fieno,sono qui trasformate in elementi nutritivi energetici ed azotati.

COME STABILIRE IL PESO DEL PROPRIO CAVALLO
Piazzate il cavallo in piano e armatevi di una bindella o in alternativa di un paio di metri da sarta e di un metro rigido.
Con la bindella misurate la circonferenza toracica passando nella regione del sottopancia e con un asta ed il metro rigido misurate l’altezza al garrese.
A questo punto applicare questa formuletta:
(4.3*circonferenza toracica)+(3*altezza al garrese)-785 per le i cavalli da sella in lavoro.
(5.2*circ.tor.)+(2.6*alt.garr.)-855 per le fattrici
(4.5*circ.torr)-370 per i puledri in accrescimento sino hai 4 anni
Non mi chiedete da dove vengono i numeri da addizionare e sottrarre perché li prendo pari pari dalle tabelle. rolleyes.gif
Ripeto questo metodo non è precisissimo ma può dare una idea del peso del proprio cavallo.

IL PULEDRO

Lo sviluppo è l’insieme dei fenomeni che concorrono alla costituzione del cavallo adulto.
Alla nascita il puledro ha un peso che è dal 8 al 12 % quello della madre(15-20kg).Nel corso del primo mese di vita raddoppia il suo peso,cresce circa di 1500g/gg.La sua crescita è tanto maggiore quanto maggiore è il potenziale genetico(altezza al garrese finale del cavallo).A 6-7 mesi ha moltiplicato il suo peso per 5,ossia ha raggiunto il 45 % del suo peso vivi da adulto.Il puledro realizza nel suo primo anno di vita il 50% della sua crescita ponderale ed il 70% della sua crescita in altezza.Basti pensare che dopo l’anno di vita la crescita si riduce a 15-300g/gg.Da questi elementi si evince quanto il latte materno ed una giusta alimentazione siano importanti nel primo anno di vita per ottenere un soggetto che da adulto sia forte,sano e ben sviluppato.Lo sviluppo del puledro nei primi tre mesi di vita dipende infatti dal suo potenziale genetico e dal latte della madre.Durante la prima settimana di vita il numero delle poppate va da 2 a 4 all’ora diminuisce progressivamente sino ad arrivare ad una ogni due ore ha sei mesi.
Il primo anno di vita è fondamentale per la costituzione dello scheletro del puledro.Sino hai 18 mesi l’allungamento delle ossa è prioritario sullo sviluppo dei muscoli,dopo rallenta e viene privilegiato l’inspessimento ed il consolidamento delle ossa sino hai 3.5-4 anni .Il tessuto muscolare si sviluppa di più dopo l’anno di vita mentre il tessuto adiposo si accresce solo alla fine del periodo di crescita.
Le femmine dopo i 18 mesi hanno una crescita minore dei coetanei maschi,questo è dovuto all’inizio del ciclo ovario che impegna una parte dell’energia sottraendola alla crescita.Questo disavanzo comunque rimane al massimo di un 10% di differenza di peso tra i due sessi.Quindi se si vuole ingravidare una cavalla all’età di due anni bisogna prima farle raggiungere l’85% del suo peso finale.
La qualità del tessuto osseo sembra dipendere dal livello degli apporti alimentari e dal loro equilibrio in sostanze azotate e soprattutto minerali. I bisogni in amminoacidi essenziali debbono essere soddisfatti soprattutto quello in lisina .L’importanza della qualità degli apporti azotati diminuisce con l’età perché la sintesi di nuove proteine corporee diviene più lenta nel oro rinnovamento.La sua capacità d’ingestione aumenta e la sua capacità di crescere diminuisce
Oggi ci sono stati già 38931 visitatori (56961 hits) qui!
 
Barefoot Horse Cavallo Scalzo Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente